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I boschi attorno a Mezzojuso ospitano specie endemiche come il leccio, il cerro e la ginestra. Tra gli animali, si possono incontrare ricci, istrici, poiane e rari esemplari di gatto selvatico. La tutela di questi habitat è oggi affidata a programmi di conservazione e educazione ambientale.
Mezzojuso è attraversato da diversi torrenti e sorgenti naturali che alimentano il verde dei boschi e delle vallate. Queste acque, un tempo sfruttate per mulini e lavatoi, sono oggi apprezzate per la loro purezza e per il contributo alla biodiversità locale.
Parte del territorio comunale è immerso nella splendida Riserva Naturale di Ficuzza. Questo ecosistema ospita cervi, daini, volpi, aquile reali e una flora rigogliosa. Ideale per escursioni, birdwatching e attività didattiche, la riserva rappresenta un patrimonio ambientale da proteggere.
A Mezzojuso, la Pasqua è celebrata secondo due riti distinti: quello latino e quello greco-bizantino. Le celebrazioni comprendono processioni, veglie notturne, benedizione delle uova e canti liturgici antichi. È un momento che rafforza l’identità religiosa e culturale del paese.
Accanto alla Chiesa di Santa Maria delle Grazie si trova l’antico Monastero delle Benedettine, luogo di raccoglimento e preghiera. Ancora oggi le suore seguono una vita di clausura, scandita da preghiera, lavoro e meditazione. Il monastero è anche centro spirituale per molti fedeli.
San Nicola di Mira e San Giuseppe sono venerati come patroni del paese. Ogni anno vengono celebrati con solenni liturgie, processioni per le vie del borgo e momenti di festa. Le statue dei santi, portate a spalla dai fedeli, rappresentano la profonda devozione della popolazione.
Nel corso dei secoli, diverse confraternite sono nate a Mezzojuso con scopi caritatevoli e devozionali. Tra le più note, quella del Santissimo Sacramento, attiva nelle processioni e nell’assistenza ai bisognosi. Le confraternite sono esempi di religiosità popolare e di coesione comunitaria.
La Chiesa di San Nicolò di Mira è uno dei simboli della spiritualità arbëreshë. Dedicata al santo protettore delle genti dell’Est, questa chiesa di rito greco-bizantino conserva ancora oggi funzioni liturgiche in lingua albanese. Le sue icone, i paramenti sacri e i riti ortodossi la rendono unica nel panorama religioso siciliano.
Nel territorio di Mezzojuso, tra boschi e vallate, si trovavano torri di avvistamento che facevano parte di una rete difensiva contro incursioni e brigantaggi. Queste strutture, costruite in pietra locale, avevano funzione di controllo e segnalazione. Oggi alcune sono visibili come ruderi affascinanti, immersi nella vegetazione, custodi di un passato fatto di vigilanza e resistenza.
Numerosi sono i personaggi nati a Mezzojuso che hanno lasciato un segno nella storia siciliana: tra questi spiccano sacerdoti, studiosi di lingua albanese e patrioti. Alcuni si distinsero nel campo dell’istruzione religiosa, altri furono coinvolti nei movimenti di riforma sociale e culturale del XIX secolo.